Sarà, ancora una volta, Croce Rossa Italiana, comitato di San Benedetto a prendersi cura – per i prossimi tre anni – delle due spiagge ad alta accessibilità che San Benedetto offre: una, esistente da 4 anni, tra le concessioni 42 (La Siesta) e 44 (La Promenade), l’altra, di imminente realizzazione, tra le concessioni 107 e 108, quindi fra la rotonda Salvo D’Acquisto e la Sentina.
E’ dal 2020 che funziona il progetto “Spiaggia Libera tutti”, cioè una spiaggia libera divenuta accessibile anche a coloro che hanno difficoltà di deambulazione o persone con diversa abilità a cui normalmente è precluso l’accesso all’arenile dall’esistenza di barriere architettoniche.
Da 2 al 15 giugno la Croce Rossa sarà presente solo nel fine settimana, nella fascia oraria 9 – 19. Dal 15 giugno fino al 15 settembre la presenza dei volontari sarà giornaliera.
Saranno dunque loro a curare le operazioni quotidiane di manutenzione e uso delle attrezzature (come le job – carrozzine da mare, passerelle) e dei prefabbricati (spogliatoio, servizi igienici e locale ricovero attrezzature), nonché della loro sanificazione.
Sarà compito della Croce Rossa anche l’eventuale attività di supervisione e controllo degli accessi all’arenile, l’utilizzo di ombrelloni e lettini, pensati per soddisfare le esigenze di chi ha problemi di deambulazione, la gestione dei servizi di front office e Info point.
«Nelle spiagge ad alta accessibilità – ricorda l’assessore comunale ai Servizi Sociali Andrea Sanguigni – oltre ad avere delle strutture immobili al servizio degli utenti (spogliatoio, bagno accessibile con doccia, sollevatore e lettino), sono messi a disposizione utili strumenti ed attrezzature che rendono possibile, a chi ha difficoltà , godere del piacere di rilassarsi in spiaggia e di entrare in acqua senza barriere.
Mi riferisco alle sedie job e le Sofao, queste ultime adatte non solo per una mobilità delle persone con problemi motori sulla sabbia ed il bagnasciuga ma specificatamente progettate per una balneazione completa.
L’obiettivo perseguito è proprio quello di eliminare qualsiasi forma di marginalizzazione delle persone con diversa abilità nelle aree di balneazione del territorio comunale e di consentire la loro piena integrazione sviluppando una sempre maggiore sensibilità verso il turismo accessibile».